Articolo del blog

Come ottimizzare il tasso di conversione con gli a/b test

Il tasso di conversione è un parametro che indica la percentuale di utenti che compiono una determinata azione su un sito web. Quando si tratta di e-commerce, in genere, si riferisce al numero di utenti che completano l’acquisto e viene considerato l’indicatore più importante delle performance delle attività che vendono online.

L’obiettivo di ogni e-commerce è quello di avere il tasso di conversione più alto possibile, ottenuto mediante un processo chiamato CRO (ottimizzazione del tasso di conversione).

È molto frequente trovare informazioni che sottolineano l’importanza dell’aggiunta di una serie di elementi che mediamente aumentano il tasso di conversione. Questo è vero, ma non bisogna pensare che implementarli tutti correttamente sia una garanzia per il successo: spesso la percezione dell’utente target può essere diversa dalla media e apportare una modifica seguendo delle best practice può essere molto dannoso.

Come è possibile ottimizzare il tasso di conversione senza rischiare di danneggiare le vendite?
Apportare modifiche arbitrariamente al proprio e-commerce è una scelta azzardata, anche quando si tratta solo di inserire un nuovo testo o un’immagine. Si nota, infatti, che piccoli cambiamenti all’esperienza utente non tracciati possono danneggiare il tasso di conversione senza riuscirne a capirne le cause.
Quindi, quando si tratta di modifiche importanti, la probabilità di commettere errori aumenta drasticamente.
Per questi motivi, la strategia migliore per la gestione di un e-commerce prevede l’utilizzo costante di A/B test: il processo che permette di verificare delle ipotesi (modifiche) mostrando la versione originale (A) ad un gruppo di utenti e la versione modificata (B) ad un altro. Raggiunta una soglia di visite e vendite statisticamente rilevante, in questo modo, è possibile stabilire con certezza se il cambiamento ha portato risultati positivi: la modifica viene implementata solo se porta beneficio al proprio fatturato.

Guardando il CRO più in generale, i benefici che si ottengono sono i seguenti:

  • ottimizzazione dell’esperienza utente creando un’esperienza di acquisto unica e personalizzata
  • migliore conoscenza dei propri clienti
  • aumento del ROI (ritorno sull’investimento pubblicitario) e diminuzione del costo di acquisizione di un cliente.

Come si struttura adeguatamente un processo di ottimizzazione del tasso di conversione di un e-commerce?
Il CRO è un processo iterativo che si divide in 4 fasi:
Fase 1: analisi del sito web, ricerca, studio del mercato e dei competitor

Fase 2: pianificazione e prioritizzazione test/modifiche

Fase 3: creazione e lancio test/modifiche

Fase 4: analisi dei dati per definire la variante vincente e applicare le modifiche

Per concludere, gli A/B test sono una tecnica fondamentale per l’ottimizzazione del tasso di conversione, soprattutto in un periodo storico come questo in cui la competizione è molto alta, i costi delle pubblicità tendono sempre ad aumentare e i clienti sono sempre più esigenti. Bisogna sottolineare, però, che implementare correttamente questo processo non è semplice e bisogna utilizzare molto spesso il codice: commettere errori è molto frequente se non si è esperti e i dati ottenuti potrebbero solo essere fuorvianti.

ECCO CIÒ CHE IL TUO E-COMMERCE DEVE AVERE PER VENDERE DI PIÙ

Scarica il nostro e-book gratuitamente

Abbiamo realizzato un vademecum che consente di analizzare autonomamente il proprio e-commerce attraverso una serie di domande e verificare che siano presenti gli elementi necessari per non perdere fatturato ed ottenere il massimo da ogni singolo visitatore.

Scaricalo subito

SCOPRI COME POSSIAMO AIUTARTI

Prenota subito una consulenza gratuita

Prenota ora